Monday, July 03, 2006

Salve a tutti e benvenuti su "SostieniamoBersani". Come saprete un provvedimento del ministro Pier Luigi Bersani ha dato un primo ma significativo colpo alle tante lobby esistenti in Italia (farmacisti, notai, tassisti ecc....) che con i loro privilegi ci impediscono di acquistare beni e servizi al prezzo determinato da domanda e offerta o peggio ci impongono di acquistare servizi perfettamente inutili. Tale provvedimento stabilisce, per esempio, che non è più necessario il notaio per registrare i passaggi di proprietà di barche e veicoli, che finalmente potremo acquistare l'aspirina al supermercato e apre anche una timida liberalizzazione nel settore dei taxi. Questi ultimi, come al solito, hanno iniziato le solite proteste spontanee (prima solo per fare un esempio, qui a Roma, verso le 14,30, 5-6 taxi in formazione serrata percorrevano viale Aventino a tutta velocità e con i clacson a tutto spiano creando pericolo e disturbo alla quiete pubblica nonchè allarme ingiustificato). Ho sentito il bisogno, pertanto, di creare un blog a difesa dell'operato del Ministro Bersani, per manifestare l'opinione a favore di queste (seppur timide ma molto significative) liberalizzazioni; per unire in una sola voce milioni di cittadini italiani che la mattina si alzano (o in qualche caso vanno a dormire dopo una notte di lavoro !!) e fanno il loro lavoro senza fare appello a tariffari minimi o altre odiose rendite e leggi e leggine ma offrendo sul libero mercato i loro beni e servizi. Insomma dove l'Italia che lavora, spesso silenziosamente e duramente, può far sentire la sua voce calma e determinata contro il vociare volgare e spesso ridicolo (pensate agli spot e alla pubblicità sui giornali dei notai e dei farmacisti di qualche giorno fa) dell'italietta che vive (quasi esclusivamente) di rendita. Adesso a voi la parola. Marco Valerio Crugnola.

47 Comments:

Blogger Masaghepensu said...

On. Bersani,
Lei ha tutto l'appoggio del cittadino normale. Continui così.
Mario Ricci
Ps: Mastella, lo considero, come già altre volte ha sostenuto, è una vera "mina vagante". Certe "persone " e partiti è meglio non averli tra i piedi.
Grazie

12:25 AM  
Anonymous Anonymous said...

con la scusa dei tassisti casinari, rischiamo di perder di vista la portata dell'attacco a banche e assicurazioni; una messa in discussione della loro arroganza che finalmente ci avvicinerà al resto d'Europa!!!
bene Ministro Bersani, non ho votato per Voi, ma approvo il buon senso!

3:25 AM  
Anonymous Anonymous said...

Ciao.
Avendo per lavoro avuto a vhe fare con i tassisti (oltre alle altre categorie oggetto del decreto) e vista l'arroganza con cui protestano, sottoscrivo pienamente l'iniziativa, anzi chiedo che venga inasprita, imponendo un maggior controllo sulle famose ricevute ceh i tassisti emettono, e visto che ci sono anche i GPS, sui costi delle corse. Ed a quel punto le licenze si potrebbero pure lasciare come sono. Voglio vedere come la prendono se vengono costretti a pagare le tasse fino all'ultima lira.
Saluti,
e forza Bersani, tieni duro!

3:59 AM  
Anonymous Anonymous said...

Dubito fortemenete che questo disegno di legge vada in porto. Per il semplice motivo che si sceglierà il quieto vivere. In ogni caso mi auguro che finisca l arroganza di questi taxi e di tutte le loro palle. Costi vari,la macchina e qui e la..... Basta !!!!

5:27 AM  
Anonymous Anonymous said...

Grande Pierluigi, d'accordo al 100% - continuiamo su questa strada.

5:41 AM  
Anonymous Anonymous said...

Ostaggio dei banditi

Solo in Italia, ma spero ancora per poco, possono verificarsi casi come quello che vede le nostre città ormai da giorni ostaggio di bande che protestano al di fuori di ogni regola civile. Transeat sul mio ritorno lunedì sera all'aeroporto di Fiumicino e sull'aver trovato situazioni che manco a Calcutta (almeno lì c'è casino ma è un casino ordinato). Per fortuna ho 35 anni e me la posso cavare. Ho visto persone anziane con carrelli di bagagli in preda alla disperazione, mamme con bambini piangenti (anche la temperatura serale non aiutava) che cercavano un modo per tornare a casa. E mi sono profondamente vergognato con qualche straniero a cui dovevo spiegare cosa stesse succedendo.
Oggi, dopo due giorni di blocchi arbitrari della circolazione in alcune zone del centro storico (io lavoro lì ma abito in periferia, quindi uso l'auto), alla italica vergogna sta subentrando indignazione e rabbia. Possibile che non si possano costringere questi soggetti a rispettare le regole? Non voglio neanche entrare nel merito delle rivendicazioni, che possono anche avere una loro fondatezza. Ma se chiunque si sentisse in diritto di protestare lo facesse come fanno questi figuri cosa ne sarebbe della nostra vita quotidiana? Spero che il Governo vada avanti ed anzi rilanci: quello che sta accadendo è la migliore dimostrazione della bontà dei provvedimenti adottati.
Forza Gigi

5:50 AM  
Anonymous Anonymous said...

il governo deve tenere duro...il 90 % degli italiani approva le nuove norme (vedere sondaggio di repubblica.it )

5:59 AM  
Anonymous Anonymous said...

Per fortuna si tratta di un decreto e non di un disegno di legge. Dunque, dal momento che il Presidente della Repubblica ha gia' firmato, entra in vigore immediatamente con la pubblicazione. C'e' da sperare che la maggioranza e magari qualcuno dell'opposizione (mi sembra che follini sia senatore...) siano compatti, introducendo solo modifiche marginali e di equilibrio, senza sconvolgere l'impianto generale del provvedimento.

6:08 AM  
Anonymous Anonymous said...

Bravo Marco!!
viaggio molto in Europa e so per certo che noi siamo davvero l'unico paese dove prendere un taxi non è solo costoso ma spesso impossibile. I tassisti sono una lobby finora intoccabile, ma noi comuni cittadini abbiamo il diritto di vivere le nostre città in modo meno stressante. Poter prendere un taxi ogni tanto sarebbe bellissimo!
W il decreto, io non aspetto altro!

6:11 AM  
Anonymous Anonymous said...

Sono d'accordo. E la prossima mossa spero che sia quello di attaccare le corporazioni sindacali e siccome amo la Costituzione Italiana vorrei fosse applicata anche per quello che riguarda i sindacati. Bravo Bersani.

7:04 AM  
Anonymous Anonymous said...

perchè non si organizza una manifestazione a favore delle liberalizzazioni

8:33 AM  
Anonymous Anonymous said...

RACCOLTA FIRME PETIZIONE BERSANI
DI ALTROCONSUMO
http://www.altroconsumo.it/asp/SmartInquiry/SmartInquiry.aspx?src=111142

DIFFONDETE grazie


PS:Questo non è uno sciopero: ma una serrata. Questa gente non è dipendente ma ha una concessione quindi è per legge tenuta a svolgerla: altrimenti gli si può revocare la licenza... La loro protesta non è tutelata dalla costituzione ma è normata dai codici. faccio ancora notare: perchè nessuno ha mai dato una concessione agli idraulici, o ai meccanici, o ai piastrellisti? Perchè questa gente deve arrogarsi il diritto di decidere chi può portare altra gente in giro per le città?
Perchè si accettano le loro scritte (vedete foto) razziste e nessuno dice niente?
Fate rispettare la legge: denunce e arresti!

8:57 AM  
Anonymous Anonymous said...

Strano paese questo, dove le liberalizzazione le fa un governo di sinistra. Ma quella dei taxi è sacrosanta, e devono ammetterlo a denti stretti anche dall’altra parte. Non esiste categoria più proterva nel difendere la propria torta dei tassisti. Essi hanno prosperato imponendo la loro volontà alle amministrazioni comunali, scioperando in modo selvaggio ogni volta che si è tentato di aumentare anche di poco il numero di licenze. A fronte di costi assai più alti della media delle città europee, poi, il servizio è pessimo. Viaggiare in taxi significa spesso fare un’esperienza spiacevole: cortesia, rispetto del cliente, frequenza, puntualità, trasparenza dei prezzi, questi sconosciuti…
Perché quando chiamo un taxi questo arriva già col tassametro acceso, magari dieci minuti prima dell’appuntamento? Perché finita la corsa un figuro bofonchia la cifra da pagare, e guai se mi azzardo a chiedere spiegazioni su come è stata calcolata? Perché non mi danno mai una ricevuta? Perché quando si va all’aeroporto devo pagare anche il viaggio di ritorno? Perché il tassametro continua a correre anche quando l'auto è ferma nel traffico, o il conducente ha sbagliato strada? Domande alle quali i signori tassisti – forti dei loro appoggi politici e di una legislazione di privilegio - non si sono mai degnati di dare una risposta. Non si aspettino quindi la solidarietà dei consumatori. Forza Bersani!!!!

9:25 AM  
Anonymous Anonymous said...

Per chi li ha persi :
UNA CATEGORIA POCO "ILLIBATA":
GUARDA REPORT O LE IENE O STRISCIA LA NOTIZIA

http://www.iene.mediaset.it/ricerca.shtml?taxi

http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E90211,00.html

http://www.striscialanotizia.mediaset.it/strisciastory/2005/09/28/strisciastory_331.shtml

10:11 AM  
Anonymous Anonymous said...

Bersani non mollare ora !!!!
Vedo già all'orizzonte le reazioni delle categorie colpite nelle loro rendite parassitarie. Già, vogliamo dirlo che il governo Berlusconi le uniche liberalizzazioni le ha fatte sulla pelle dei poveri lavoratori ??
Che non esiste piu' il lavoro a tempo indeterminato, altro che le licenze dei taxi, e le aspirine dei farmacisti. Si, è ora di far pagare anche alle categorie benestanti, ai parassiti che hanno rendite miliardarie lavorando una cippa, bisogna alzare ancora di piu' il tiro sui poveri 6000 notai, sui poveri autonomi che dichiarano 30000 euro lordi l'anno e hanno l'X5 della BMW da 60000 euro. Dobbiamo farlo, tanto il voto da loro non lo avremo mai. Viva Bersani, Libertè, Egalitè Fraternitè

12:16 PM  
Anonymous Anonymous said...

Parliamo anche delle liberalizzazioni degli Ordini Professionali. La questione taxi è solo una delle sfighe che il decreto Bersani risolve. Parliamo della protesta degli avvocati, perchè il governo Prodi ha osato toccare i loro privilegi di categoria. Continuate così!

12:40 PM  
Anonymous Anonymous said...

Finalmente!
Finalmente l'Italia fa un passo nella direzione giusta. Finalmente assistiamo al primo vero tentativo di modernizzare questo povero paese, di demolire ingiustificati privilegi, di semplificare la vita a tutti quelli che, fino ad oggi, hanno dovuto pagare le tasse anche per gli altri. Voglio un paese in cui i furbi non siano premiati con i condoni, in cui gli evasori siano perseguiti, in cui il consumatore, in quanto fulcro del libero mercato, sia tutelato. Voglio un paese in cui a tutti siano garantite uguali possibilità e pari dignità.
Sosteniamo questo decreto, facciamo sentire forte la nostra voce, per dire a questo governo che questa è la direzione giusta, che questa è l'Italia che vogliamo!

12:50 PM  
Anonymous Anonymous said...

Ministro, non mollare! Questi indegni atti di violenza non fanno altro che dimostrare che si va nella direzione giusta.
E' ora di modernizzare questo paese non con i proclami e le promesse ma con i fatti.
Ciao, mark

1:10 AM  
Anonymous Anonymous said...

Buongiorno sono un giovane architetto di Genova, desideroso di eprimere il mio appoggio morale verso il vs. programma di liberalizzazioni.
Saluti Fabio

4:33 AM  
Anonymous Anonymous said...

Forza Bersani!
Vogliamo un'Italia moderna, competitiva. Come la Spagna...anzi meglio!

Non desistete! Grazie!

P.s. ora si vede di che pasta liberale è fatta quest'accozzaglia che si definisce destra...

5:39 AM  
Anonymous Anonymous said...

L’11 luglio saranno presenti alla stazione Termini per accogliere con una propria macchina quanti resteranno a piedi per lo sciopero dei tassisti. E’ l’iniziativa spontanea ideata da un giornalista, Giulio Gargia, e lanciata da un gruppo di cittadini/consumatori esasperati dal malfunzionamento dei servizi di taxi delle grandi città. Chi vuole aderire a “ taxi libero”, questo il nome dato all’iniziativa, può mandare una mail a tamtamcoop@libero.it specificando se può mettere a disposizione la sua macchina per un’ora qualsiasi dell’11 luglio, per dare un segnale di civiltà e apertura.

I promotori lanciano inoltre un appello alle associazioni dei consumatori, chiedendo di mettere a disposizione le loro strutture e sedi per l’organizzazione dell’iniziativa.

5:56 AM  
Anonymous Anonymous said...

L’11 luglio saranno presenti alla stazione Termini per accogliere con una propria macchina quanti resteranno a piedi per lo sciopero dei tassisti. E’ l’iniziativa spontanea ideata da un giornalista, Giulio Gargia, e lanciata da un gruppo di cittadini/consumatori esasperati dal malfunzionamento dei servizi di taxi delle grandi città. Chi vuole aderire a “ taxi libero”, questo il nome dato all’iniziativa, può mandare una mail a tamtamcoop@libero.it specificando se può mettere a disposizione la sua macchina per un’ora qualsiasi dell’11 luglio, per dare un segnale di civiltà e apertura.

I promotori lanciano inoltre un appello alle associazioni dei consumatori, chiedendo di mettere a disposizione le loro strutture e sedi per l’organizzazione dell’iniziativa.

5:56 AM  
Anonymous Anonymous said...

Appoggio pienamente il ministro Bersani e sono veramente disgustato dal comportamento dei tassisti, dei modi della loro protesta, della loro arroganza e purtroppo non capisco cosa significhi, il richiamo al ventennio nella manifestazione Romana, ma veramente mi altera questa situazione!

6:47 AM  
Blogger Vincenzo said...

Avanti cosi'! Tenete duro! e spero che questo sia solo l'inizio, spero che non sia di facciata e che verranno prese altre misure atte a spezzare i comportamenti lobbistici e corporativi in Italia. Sono sicuro che il tassista intelligente capisce benissimo che questo andra' anche a suo vantaggio.
Questo che stanno facendo i tassisti non e' uno sciopero o una manifestazione di dissenso! questi bloccano le strade! creano disagi importanti! usano la forza e non la ragione per imporre il loro lobbismo schifoso! In galera!

7:05 AM  
Blogger Vincenzo said...

Avanti cosi'! Tenete duro! e spero che questo sia solo l'inizio, spero che non sia di facciata e che verranno prese altre misure atte a spezzare i comportamenti lobbistici e corporativi in Italia. Sono sicuro che il tassista intelligente capisce benissimo che questo andra' anche a suo vantaggio.
Questo che stanno facendo i tassisti non e' uno sciopero o una manifestazione di dissenso! questi bloccano le strade! creano disagi importanti! usano la forza e non la ragione per imporre il loro lobbismo schifoso! In galera!

7:05 AM  
Anonymous Anonymous said...

Forza Bersani....la maggioranza dei cittadini vi appoggia.
Non mollate

7:56 AM  
Anonymous Anonymous said...

Piena solidarietà con le scelte del governo e complimenti per il blog che sta riscuotendo un meritato successone!
Basta con le caste e le categorie intoccabili che difendono i loro piccoli interessi spacciandoli per principi imprescindibili di tuttà la comunità!

8:43 AM  
Anonymous Anonymous said...

Anche da me massimo sostegno al Ministro e al Governo, tenete duro, ragioniamo su qualcosa ma la grande sostanza del pacchetto non è di destra o di sinistra. è solamente giusta. Il taxi è un lusso che ti puoi permettere solo quando te lo rimborsano, ha un prezzo folle, comepletamente alterato. La benzina non costa il doppio o il triplo che in Francia o in Spagna. A Roma poi in particolare la mia esperienza è piena di mascalzoni che allungano la strada, arrivano stracarichi. Tutte le volte che arrivi di sera a Termini o piove poi i taxi li aspetti una vita. Basta con le caste e i privilegi corporativi, basta. Vi siete opposti ad ogni minima riiforma da anni, quando Rutelli provò timidamente a fare qualcosa avete cominciato coi blocchi. La pacchia è finita, state sul mercato pure voi. Benvenuti nel mondo normale

10:48 AM  
Anonymous Anonymous said...

Anche da me massimo sostegno al Ministro e al Governo, tenete duro, ragioniamo su qualcosa ma la grande sostanza del pacchetto non è di destra o di sinistra. è solamente giusta. Il taxi è un lusso che ti puoi permettere solo quando te lo rimborsano, ha un prezzo folle, comepletamente alterato. La benzina non costa il doppio o il triplo che in Francia o in Spagna. A Roma poi in particolare la mia esperienza è piena di mascalzoni che allungano la strada, arrivano stracarichi. Tutte le volte che arrivi di sera a Termini o piove poi i taxi li aspetti una vita. Basta con le caste e i privilegi corporativi, basta. Vi siete opposti ad ogni minima riiforma da anni, quando Rutelli provò timidamente a fare qualcosa avete cominciato coi blocchi. La pacchia è finita, state sul mercato pure voi. Benvenuti nel mondo normale

10:48 AM  
Anonymous Anonymous said...

-I 10 COMANDAMENTI DEL TASSISTA-
-----------------------------------
1)LICENZA
Per legge la licenza andrebbe restituita al comune che l'ha concessa a titolo gratuito e non venduta a nero, è un reato.
2)RISCHIO
Il rischio imprenditoriale per un tassista non puo essere accollato alla collettività.
3)PIU TAXI - PIU LICENZE
Il numero dei taxi e' insufficiente, non guardate il numero dei taxi x abitante (che e' gia poco) ma la dislocazione sul territorio....a volte nullo.
4)TANTI TAXI - TRAFFICO DI AUTO
I taxi andrebbero trovati nel giro di 4/5 minuti, basterebbe letteralmente alzare il braccio per fermarli
come a LOndra, Barcellona, Parigi, Bruxells, Vienna, Berlino, Madrid, Copenaghen, Lisbona, ATENE!!!
5)LE TARIFFE
Le tariffe andrebbero assolutamente relogamentate come in Europa togliendo l'assurdita' del pagamento
della tratta fino al punto della chiamata (tassametro a zero) l'addizionale bagagli, etc.
6)PROFESSIONALITA'
I tassisti sono assolutamente A-Professionali; maleducati, arroganti, non conoscono le lingue, e si sentono dei veri baroni; necessitano di una elevazione professionale inquanto sotto la media accettabile anche sostituendoli con un precario e' puo semplice.
7)NON CHIAMATELO SCIOPERO TAXI.
Questo non è uno sciopero: ma una serrata.
Questa gente non è dipendente ma ha una concessione quindi è per legge tenuta a svolgerla: altrimenti gli si può revocare la licenza...La loro protesta non è tutelata dalla costituzione ma è normata dai codici.
8)PREZZI PULITI.
Non si capisce perche' i costi di un taxi in versione utilitaria siano gli stessi di quelli di una vettura di cilindrata superiore, vale a dire perche' mai un taxi-Punto deve costare quanto un taxi-Mercedes.
9)FISCO
Non è possibile che chi è disposto a pagare sino a 240.000 € per una licenza poi dichiari redditi inferiori a quelli di un operaio.La prova? fatevi un giro nei vari asili comunali dove nella lista si da precedenza al reddito basso e vedrete che papino porta il pargolo col taxi mercedes. L'investimento iniziale della licenza più l'investimento per l'auto (da rifare in media ogni 4 anni) non è compatibili con i redditi che dichiarano.
E vogliamo parlare delle ricevute date con il blocchetto del locale notturno..alla moda..
Okkio ai personaggi coi pantaloni dalla riga gialla.
10)TRUFFE E FORZE DELL'ORDINE
Verra il giorno in cui le forze dell'ordine non saranno piu dalla vostra parte (visto che se le chiami per un taxi non vengono proprio) e riscontreranno revocando licenze xche:
- Quando ci invitano a salire davanti, lo fanno perché "fuori turno".cioé per dar ad intendere che non stanno lavorando (ché non potrebbero).
- Quando scelgono il percorso non troppo breve.
- il tassametro non sia avviato alla partenza
- il tassametro sia avviato alla partenza e che segni, di giorno, la tariffa 1 (diurna)
- Dubbio fondato sul buon funzionamento del tassametro (molti sono manomessi),
- Ci costringono ad un reclamo scritto all'assessore comunale competente
- ETC ETC ETC sono MILIONI LE TRUFFE SI POTREBBE SCRIVERE UN LIBRO!!!!

ATTENZIONE - LA PACCHIA E' FINITA ..ANDATE IN PACE....
SI DEVE ANDARE A LAVORARE X I CITTADINI!!!

11:18 AM  
Anonymous Anonymous said...

Un passeggero nel taxi tocca la spalla del tassista per chiedergli qualcosa.

Il tassista fa un grido strepitoso, perde il controllo della vettura, manca per poco un pullman, sbatte contro un marciapiede e si ferma a pochi centimetri da una vetrina.

Ci sono un paio di secondi di silenzio totale, e poi il tassista dice:
"La prego non lo faccia mai più. Mi ha spaventato a morte!"

Il passeggero si scusa e dice:
"Non immaginavo che lei si sarebbe spaventato così semplicemente toccandole una spalla!!!"

"Vabbeh, non è proprio colpa sua, ma oggi è il mio primo giorno di lavoro come tassista, sa negli ultimi 25 anni ho guidato sempre un carro funebre..."

fonte:blog beppe grillo

AVANTI LIBERIALIZZIAMOLI!! ^__^

1:58 PM  
Anonymous Anonymous said...

Grande Bersani!
Spero che il governo prosegua così come ha iniziato.

2:01 PM  
Anonymous Anonymous said...

Sosteniamo anche noi, direttamente, tale battaglia democratica e liberale!

PETIZIONE PER LA CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO BERSANI

http://www.altroconsumo.it/map/src/111072.htm

PETIZIONE PER SOSTENERE IL DISEGNO DI LEGGE “CLASS ACTION” DEL SENATORE BENVENUTO

http://www.petitiononline.com/cait2006/petition.html

siamo presenti anche sul forum ADUSBEF e REPORT RAI 3 e Redazione Politica RAI 3

Grazie a tutti i sottoscrittori e a tutti gli attivisti!

2:16 PM  
Anonymous Anonymous said...

Ma e i notai? Avete presente quanto incassano? Quelli sono veramente una CASTA. Con un mio familiare ho speso 4 (quattro) milioni di vecchie lire nel 1999 per scindere una proprietà indivisa. In pratica, una firma.
E avete mai provato a spiegare a un non italiano la funzione del notaio? Non ce la fate, perchè anche a voi vien da pensare "Ma a cosa serve?".
Ministro Bersani,la prego, tenga duro e non "concerti" troppo!

2:37 PM  
Anonymous Anonymous said...

segnale qualche iniziativa della blogosfera a favore delle liberalizzazioni di bersani e contro le lobby (aderite e fatele girare!):

http://i_love_it_free.ilcannocchiale.it

http://qualcosadiriformista.ilcannocchiale.it

http://www.bloggers.it/supramonte

12:46 AM  
Anonymous Anonymous said...

PAROLE SACRE
"L'idea è di spingere senza remore sulle liberalizzazioni, che colpiscano il tassista e l'Enel, i piccoli privilegi e il fortino di un capitalismo protetto da tariffe e rendite. - Dobbiamo scomodare tutti. Non bastano i cinque punti-bandiera di Giavazzi. Sogno un provvedimento non solo sui tassisti, ma anche sui notai, i farmacisti e tutti gli altri. In modo che sia chiaro che a questo giro non si scherza.-"
Pierluigi Bersani (febbraio 2006)

“Molti temono le sparate di Bertinotti sulla proprietà privata e l’ipoteca che la sinistra estrema potrebbe esercitare su un Governo Prodi; non è questo, secondo me, il vero rischio per il nostro Paese. Bensì quello che mille piccole lobby, che si arricchiscono bloccando il Meccano e impedendogli di funzionare, l’abbiano vinta anche col professor Prodi”.
Francesco Giavazzi in Lobby d'Italia (novembre 2005

12:59 AM  
Anonymous Anonymous said...

Grande Marco.

Ti ho linkato sul Meetup di Torino (gli amici di Beppe Grillo di Torino)

Ciao
Vittoriano

4:19 AM  
Anonymous Anonymous said...

Grande Marco.

Ti ho linkato sul Meetup di Torino (gli amici di Beppe Grillo di Torino)

http://beppegrillo.meetup.com/13/boards/view/viewthread?thread=2006701&lastpage=yes#4384701

Ciao
Vittoriano

4:20 AM  
Anonymous Anonymous said...

Complimenti al nostro Bersani, ma siamo solo ad un timidissimo inizio. Altre caste vanno demolite, come in altri paesi più ...avanzati. Il nostro vero grosso problema, da oltre 30 anni è l'evasione fiscale. Da un ultimo studio di Bankitalia, l'imponibile evaso ultimo è di 225 miliardi di euro, che corrisponde a 85 miliardi di minori introiti. Le finanziarie sono necessarie principalmente perchè non ci sono abbastanza soldi in cassa. Il Ministro del tesoro è costretto a tagliare pensioni, ricerca, scuola, università, infrastrutture, ecc, ecc, PERCHE' NON SI INCASSA ABBASTANZA.
Tutti i ministri, incluso Bersani, da sempre sanno che l'evasione maggiore viene dagli oltre 5 milioni di aziende italiane che pagano al fisco, tranne un piccola percentuale i cui bilanci sono certificati dai revisori, un ridicolo obolo. E' lì l'evasione maggiore. A chi si aspetta ad affrontare questo problema. In Italia ci sono migliaia e migliaia di revisori, quasi nullafacenti, perchè non si introduce l'obbligo VERO, della certficazione di tutti bilanci di tutte le srl e spa dello stivale?
Ci diranno che sono tante e che la necessità di danaro è impellente ec he non si possono attendere anni. Che incominciassero a fare un bel decreto, e nel giro di qualche anno vi noterebbero incrementi alle entrate annue vermante consistenti.
E che non ci venissero a dire che i revisori sono inuti , che sbagliano, che si fanno corrompere. Queste sono balle. Sono scuse.
In tutti i paese civili dove ci sono i veri controlli sui bilanci, non c'è l'evasione che abbiamo noi in Italia, e chi sbaglia paga, va in galera.

4:20 AM  
Anonymous Anonymous said...

Noi, avvocati siamo d’accordo

Apprendiamo, col solito sentimento ibrido di indignazione e rassegnazione, la notizia dello sciopero proclamato dagli avvocati in risposta al decreto Bersani. Speravamo, credevamo che per una volta la categoria, a cui ancora una volta non possiamo vantarci di appartenere, sapesse cogliere l’occasione offerta da una riforma moderna e richiesta da tempo dalla società tutta, per uscire dal settarismo e dal corporativismo in cui è chiusa verrebbe da dire da secoli, specchio fedele, almeno in questo, del Paese in cui si colloca.
C’era una volta una categoria che si poneva alla testa delle rivoluzioni! Speranza ovviamente vana. Chi scrive è un gruppo di avvocati con la «a» minuscola, quegli avvocati in sintesi senza generazioni di avi appartenenti al mondo della professione, figli spesso di una piccola borghesia che un po’ velleitariamente ha cercato di emanciparsi, che ogni giorno si confronta con una categoria in cui non fa premio l’abilità professionale o la preparazione, quanto il portafoglio clienti ereditato da papà, un pacchetto clienti che naturalmente va difeso con le unghie e con i denti sottraendolo alle normali regole della concorrenza e del mercato.
Chi scrive ha sopportato quella oscena forma di caporalato che va sotto il nome di praticantato.
Chi scrive, sa che l’unico modo per riuscire a rimanere in un grande studio con la possibilità di emanciparsi dopo i canonici dieci anni, è quello di sopportare altro caporalato a mille euro al mese.
Chi scrive si è sinceramente stancato dell’arroganza, della grettezza, della chiusura assoluta di una categoria che difende i propri interessi alla stregua di diritti divini.
Benché avvocati: non condividiamo in nulla le ragioni di uno sciopero che trova la sua unica ragione nella difesa di un interesse individuale, a scapito di quello più ampio della società tutta, attaccando una riforma, come quella Bersani, che ha l’unico torto di essere troppo europea per la così detta patria del diritto.
Per questo chiediamo ai giornali che ricevono la presente di voler, molto irritualmente, tenere aperta questa lettera per la sottoscrizione di tutti quegli avvocati giovani o meno giovani che non si riconoscono nelle grette ragioni di bottega degli scioperanti.
E’l’unico modo che abbiamo per cominciare a dire che, anche nel piccolo mondo antico delle professioni, senza dover per forza di cose immaginare un mondo perfetto, un altro mondo è possibile.
Contro lo sciopero dei privilegiato a favore della riforma Bersani.
Gabriella Arcuri
Romana D’Ambrosio
Simona Censi, Erminia Cozza
Anna Laura Cavalcassi

(L'Unità - 7.07.06)

Caro Bersani, la lettera di questi ragazzi rappresenta la motivazione più bella e più vera a sostenere il decreto che porta il tuo nome.
E' certo che le lobby potenti dei notai, dei farmacisti, degli avvocati, degli assicuratori e di tutti quelli che si sentono colpiti nei loro privilegi faranno sentire tutto il loro peso in un parlamento dove gli ordini professionali sono ben rappresentati (il 30% dei parlamentari appartiene ad uno di essi).
Non cedere!
Ricordati che questi ragazzi non sognano un mondo perfetto ma solo più giusto ...
Con stima ed ammirazione Carola

8:03 AM  
Anonymous Anonymous said...

Le basi della pedagogia
Non è stato difficile. E' stato sufficiente sbattere istericamente i piedi per terra e minacciare uno sciopero generale, per far tornare il ministro sui suoi passi.
Il cumulo delle licenze non vi piace, signori tassisiti? Vi fa paura l'idea di dovervi confrontare con concorrenti meglio organizzati e che potrebbero offrire un servizio migliore del vostro? Vi terrorizza, signori padroncini, il mondo del lavoro dipendente? Quello che, di solito, guardate con divertito senso di superiorità, quando un cliente vi chiede la ricevuta? Quello in cui ci sono orari e regole da rispettare? Quello che non lascia spazi all'evasione fiscale?
Ebbene, è sufficiente strepitare, paralizzare la circolazione nelle pubbliche vie e percuotere l'auto di un rappresentante del governo, per far recedere il pavido ministro dai suoi "fermi" propositi.
Ogni buon padre sa che cedere ai ricatti del figlio equivale a dimostrargli di avere tra le mani un'arma che funziona. E che, se si mostra debole, i ricatti di domani saranno più grandi di quelli di oggi.
Questo governo non è stato un buon padre in questo frangente; ha mostrato una mollezza di cui tenteranno di approfittare anche gli altri figli.
Che cosa farà di fronte alle pretese delle altre, ben più potenti, lobby? Che cosa concederà a notai e farmacisti? E agli avvocati?
Gli avvocati, in particolare, hanno già indetto uno sciopero di dodici giorni, di cui faranno le spese solo i clienti. Gli stessi clienti a cui paradossalmente spiegheranno, presentando le loro esose parcelle, che lo hanno fatto solo per salvaguardare la qualità del servizio offerto.
E il ministro Bersani che farà?
Io mi auguro che non decida, almeno in questo caso, di premiare il danno fatto ai cittadini. Spero, al contrario, che trovi in questo sciopero l'ennesima conferma del fatto che gli italiani hanno bisogno di essere tutelati dai privilegi di alcuni cittadini che, di fronte alla legge, sono "più uguali degli altri".

12:52 PM  
Anonymous Anonymous said...

ma è possibile che se io mi fermo a piazza venezia il vigile mi fa la multa e mi porta via la macchina e ai tassiti non succede nulla? perchè il sindaco e il questore non intervengono multando tutti e portando le macchine ai depositi comunali? perchè non vengono ritirate le licenze a chi blocca le strade? perchè la procura non dispone l'arresto di tutti quelli che bloccano la strada per associazione a delinquere finalizzata a impedire l'esercizio del diritto allo spostamento nonch' del reato di blocco stradale?
perchè non c'è alcuna reazione da parte della pubblica amministrazione?
insomma perche???

4:16 AM  
Anonymous Anonymous said...

Piccola riflessione: queste liberalizzazioni stanno rivelando una triste caratteristica di noi Italiani. Siamo tutti membri di qualche categoria, che detiene piccoli o grandi privilegi a cui nesssuno è risposto a rinunciare. Tale apparteneza viene sempre e comunque prima del nostro status di consumatori, quasi fossimo in un Comune medievale in cui le gilde costituivano i principali attori del sistema economico cittadino..Speriamo che il decreto sia un primo passo verso lo svecchiamento

6:11 AM  
Anonymous Anonymous said...

QUANDO CI FU LO SCIOPERO A NEW YORK

Taxi! si intitola un libro di Buju Mathew che racconta la rivolta dei tassisti di New York (nel 1998) contro il sistema dei "medaglioni", ovvero delle licenze.
Allora come oggi in Italia, riferisce l’Ansa, il problema era la liberalizzazione e assieme la possibilità che una persona fosse intestatario di più licenze.
Un po' quel che accadeva a New York e racconta questo libro, uscito nel marzo scorso, scritto da un docente di "Economia ed effetti della globalizzazione" alla Rider University, coordinatore del "Forum degli indiani di sinistra", tra gli organizzatori dell'Alliance, ossia della New York Taxi Workers Alliance (Nytwa), nuova formazione sindacale.
Ogni giorno i tassisti di New York erano obbligati a versare al proprietario dei 'medaglioni', che autorizzano i taxi alla circolazione, circa 150 dollari. Un gruppo di lavoratori decise di autorganizzarsi al di fuori dei sindacati ufficiali, ma si trovo' subito di fronte all'ostacolo di provenienze da etnie diverse e magari in atavico conflitto. Molti erano immigrati di prima generazione e magari segnati da odii antichi o una eterna guerra come quella tra chi proveniva dal Pakistan e chi dal confinante Punjab indiano.
Nel 1998, dei circa 24.000 tassisti di New York soltanto 600 erano iscritti all'Alliance. Tuttavia, annunciarono uno sciopero di 24 ore senza trovare l'appoggio della maggiore centrale sindacale, l'Afl-Cio.

11:33 AM  
Anonymous Anonymous said...

NO!
non sono contento, il doppio autista non mi soddisfa!
Non è un pareggio, caro bersani, è una sonfitta! Era meglio non uscire con il decreto se poi questa è la conclusione.
Ho detto a più riprese che comunque andava in qualche modo salvaguardata la spesa dell'acquisto della licenza in quanto questa era stata permessa dallo stato con la chiusura degli occhi, ma gradatamente il commercio doveva sparire.
Le licenze non dovevano più essere vendute, sparito il titolare doveva essere riconsegnata, se qualcuno vuole una licenza, diamogliela, il servizio ed il consumatore ne trarrà vantaggio. No al cumulo va bene, ma no a nuove licenze NON VA BENE!
Che nessuno pianga miseria, quel qualcuno che è riuscito a tenersi non diritti ma privilegi. Un taxi che compra una licenza per 250000 euro e ne guadagna 1300 significa che ha fattoun mutuo per lavorare 20 anni e ritrovarsi solo con i soldi del mutuo (tanto ci vuole per ammortizzare la cifra). Se così non è sta truffandomi in quanto io pago le tasse che non paga lui.

INSOMMA, QUANDO FACCIAMO UNA MANIFESTAZIONE DI CITTADINI CHE CHIEDONO CHE FINISCA QUESTA ILLEGALITA'?

E ORA COSA SUCCEDE, ANCHE GLI AVVOCATI ..... ECC.?

UNA SECONDA PROPOSTA, cambiamo i tassametri, che registreranno orari di servizio e rilasceranno scontrino. I dati del nuovo tassametro saranno la base della dichiarazione dei redditi!

In cina, puoi uscire tranquillamente a fare una passeggiata e, quando ti stanchi alzi una mano e sali su un taxi che ti porta dove vuoi per pochi soldi e rilasciano lo scontrino del tassametro. Non ho mai preso un pulman, con tutti i taxi che giravano!

BASTA! MANIFESTIAMO ANCHE NOI!

3:57 PM  
Anonymous Anonymous said...

BERSANI,
NONOSTANTE TI STIAMO SUPPORTANDO IN OGNI DOVE.....
CI HAI DELUSO!!!

VAI AVANTI CON I TAXI o NON CAMBIA NULLA!!!!

"Se i Giusti non si oppongono, sono già colpevoli."

9:14 AM  
Anonymous Anonymous said...

Evento: 'ROMA - RACCOLTA FIRME'

“SI” AL DECRETO BERSANI

I CONSUMATORI DICONO “SI” AL DECRETO BERSANI
Data: Mercoledì 19 Luglio 2006 Ore 10:00


ROMA - PIAZZA SS. APOSTOLI
RACCOLTA FIRME PER SOSTENERE IL DECRETO BERSANI

9:15 AM  

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